Abbiamo parlato, nel precedente articolo, dell’effetto che una cattiva alimentazione e una scarsa attenzione alla salute del cavo orale possono avere sui denti dei pazienti. In questo articolo, invece, vi forniremo una guida pratica sul come lavarsi correttamente i denti.

Quando lavarsi i denti?

Si parla spesso degli effetti dannosi di una scarsa igiene orale, ma non si può dire lo stesso sul come cercare di prevenirle. Quando si parla di igiene orale, una delle cose più importanti da mettere in pratica è una corretta pulizia quotidiana. È fondamentale lavarsi i denti 2 o 3 volte al giorno, specialmente dopo i pasti ricordandosi, però, di attendere almeno 30 minuti se si sono consumati cibi o bevande in cui sono presenti acidi (come succhi di frutta o agrumi). Infatti, spazzolarli mentre gli acidi stanno ancora agendo, potrebbe danneggiare i denti; in questo caso, consigliamo di sciacquare la bocca con dell’acqua.

Una corretta igiene interdentale contribuisce in modo significativo a limitare i danni e proteggere il cavo orale da patologie più gravi quali placca, gengivite, parodontite e carie.

L’occorrente per una corretta pulizia dentale

Per una buona pulizia dentale, occorre avere:

• spazzolino manuale o elettrico
• dentifricio
• filo interdentale o scovolino
• collutorio, meglio se privo di alcool e clorexidina

Gli step per una corretta pulizia dentale

Prima di cominciare, è bene ribadire che una pulizia accurata del cavo orale richiede circa 2 minuti. Illustriamo di seguito i passaggi da seguire.

Step 1: Pulizia con spazzolino e dentifricio

Inumidire la testina dello spazzolino manuale e versare sopra una piccola quantità di dentifricio al fluoro andando a coprire una parte delle setole. La quantità di dentifricio utilizzato, infatti, non incide sull’efficacia dello spazzolamento.

Step 2: Spazzolamento dell’arcata dentale

Procedere allo spazzolamento con un movimento verticale, partendo dalla radice fino all’estremità dei denti. Consigliamo di spazzolare sia nelle zone interne che quelle esterne, cercando di raggiungere anche le zone dietro i molari.

Step 3: Non dimenticare di pulire la lingua!

La pulizia della lingua è un passaggio necessario per rallentare la formazione di placca dentale; inoltre, pulire la lingua consente di percepire meglio il gusto di cibi e bevande, ma anche permette di assorbire più efficacemente le sostanze nutritive degli alimenti e migliorare la digestione.

Step 4: Filo interdentale

Una volta spazzolato i denti e pulito la lingua, è il momento di utilizzare il filo interdentale (o lo scovolino). L’utilizzo quotidiano del filo interdentale – in un’azione combinata con lo spazzolino e il collutorio – aiuta a proteggere dalle malattie parodontali, rimuovendo la placca e i residui di cibo, aiutando a mantenere i denti sani. Ne abbiamo parlato anche qui.

Perché le gengive sanguinano quando si usa il filo interdentale?
Le gengive sanguinanti a seguito dell’utilizzo del filo interdentale sono piuttosto comuni, quindi non devono destare preoccupazione. Di seguito alcune delle cause più frequenti:

• Utilizzo infrequente del filo interdentale o scovolino. Le gengive sono più predisposte a sanguinare quando si utilizza poco il filo interdentale. In questo caso si consiglia di impiegarlo almeno una volta al giorno.
• accumulo di placca e gengivite
• Utilizzo energico del filo interdentale. Si raccomanda di procedere con delicatezza al fine di ridurre le possibilità di sanguinamento.

Step 5: Risciacquo finale con il collutorio

In questa ultima fase, si raccomanda di utilizzare un collutorio contenente fluoro o, in alternativa, eliminare il dentifricio in eccesso con risciacqui ripetuti con acqua. Il collutorio risulta essere un valido alleato nel ridurre la placca batterica sulle superficie dentarie, rendendo la bocca pulita e fresca. Ricordiamo che il collutorio non sostituisce l’azione di spazzolino e dentifricio.

Il collutorio va utilizzato due volte al giorno dopo aver lavato i denti, e sciacquare la bocca per almeno 30 secondi. Da ultimo, si consiglia di:

• non ingerire il collutorio
• tenerlo fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai 6 anni
• fare attenzione alle dosi, che variano a seconda delle esigenze

Spazzolino manuale o elettrico: quale utilizzare?

Bisogna fare una distinzione tra spazzolino elettrico e spazzolino manuale.

Per quanto riguarda lo spazzolino elettrico, la ricerca clinica ha portato a notevoli migliorie al prodotto, rivelandosi uno strumento idoneo per una buona igiene orale domiciliare. Le setole della testina puliscono con movimenti precisi; in questo caso, il suo utilizzo prevede il passaggio della testina su ogni dente, in successione. Inoltre, si rivela un prodotto maggiormente efficace per supportare nella pulizia i meno esperti.

Passiamo ora ad elencare le caratteristiche dello spazzolino manuale. Anche questo si rivela uno strumento di pari efficacia allo spazzolino elettrico. Per scegliere lo spazzolino manuale, si deve considerare:

• la leggerezza del manico
• la dimensione della testina, che deve essere piccola
• materiale delle setole, preferibilmente di media lunghezza

Alla fine del lavaggio, è una buona abitudine pulire la testina sotto l’acqua corrente (questo vale anche per lo spazzolino elettrico) per rimuovere eventuali impurità.

Per concludere, si consiglia di cambiare lo spazzolino manuale ogni tre mesi circa, in quanto le setole tendono a perdere la loro forma originale e diventando un posto ideale per la formazione di microbi.

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