Placca batterica dentale: cos’è e come prevenire la sua formazione

7 Febbraio 2023 di Redazione0
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La placca dentale è un accumulo di residui e di batteri provenienti in larga parte dall’assunzione di cibi e bevande, ma anche da quelli contenuti nella saliva. L’aspetto è quello di un deposito uniforme di colore giallo scuro o bianco sui denti, che va rimosso quotidianamente.

Questo perché, essendo la placca dentale una delle poche superfici del corpo che non si rinnova regolarmente, diviene inevitabile un accumulo di residui che richiedono attenzione. La nostra bocca ospita oltre 25.000 tipologie di batteri, alcuni di questi utili all’ecosistema dentale, altri invece sono responsabili della placca e possono seriamente danneggiare i denti. Senza un’efficace igiene orale, i batteri producono acidi che vanno ad erodere lo smalto dentale e mineralizzano la placca, provocando una serie di problematiche, tra cui: carie, denti gialli, malattie gengivali, alitosi e tartaro.

Placca dentale: le cause

Il cibo e le bevande che si consumano hanno un effetto diretto sulla quantità di biofilm che si forma sui denti. Tra questi cibi si inseriscono i carboidrati, dolci e l’alcool, il cui consumo abituale altera l’equilibrio dei batteri sani in bocca. La riduzione di questo tipo di alimenti aiuta senz’altro a ridurre al minimo la quantità di placca sui denti. I cibi che permettono di mantenere l’equilibrio dentale sono invece alimenti quali il vino rosso, il mirtillo rosso e il tè verde (ma attenzione, anche se aiutano, non sostituiscono l’azione dello spazzolino e del filo interdentale).

Se si trascura di rimuovere opportunamente la placca, questa comincerà a solidificarsi, rendendone più difficile la rimozione. Dopo un po’ di giorni si trasformerà in tartaro, che si forma di solito tra gli spazi interdentali, alla base dei denti o sotto il bordo gengivale. Se si nota tartaro sui denti (sia esso giallo, marrone o nero), difficile da rimuovere anche seguendo le fasi di pulizia domiciliare, si rende efficace una seduta di igiene orale professionale.

Chi è più soggetto alla formazione di placca dentale?

Avere una patina gialla sui denti potrebbe risultare comune, soprattutto nei bambini, le cui superfici dentali ospitano naturalmente accumulo delle proteine della saliva, residui alimentari e batteri.

Esistono poi alcuni fattori che possono incidere sulla formazione di placca, come ad esempio: l’età, un’alimentazione ricca di zuccheri e acidi, l’assunzione di alcuni medicinali, uno scorretto spazzolamento dei denti. Bisogna poi sottolineare che alcune persone sono maggiormente predisposte alla placca dentale, per la presenza di apparecchi ortodontici, impianti o dentiere, dove la placca tende a formarsi con più facilità.

Come rimuovere la placca dentale

Senza dubbio un valido aiuto è dato dal regolare e corretto spazzolamento dei denti, ma anche l’impiego del filo interdentale, il tutto accompagnato da un’alimentazione sana ed equilibrata.

È importante non trascurare la corretta igiene orale quotidiana, accompagnandola con periodiche visite dal dentista per una pulizia dentale più approfondita.

Abbiamo fin qui discusso le principali motivazioni che determinano la formazione di placca, dando piccoli consigli per rimuoverla e avere così denti più sani. Prestare attenzione alla salute dentale rappresenta un buon modo per rimanere in salute ed evitare l’insorgenza di patologie, che possono risultare dispendiose (e soprattutto arrecare fastidi).

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