Spazzolino e dentifricio – Storia bizzarra dell’igiene orale
Dentifricio e spazzolino sono parte integrante della nostra quotidianità. Una forma di prevenzione per problematiche dentali, ma anche un gesto che ci libera da sapori, odori e sensazioni sgradevoli.
Ma da quando, esattamente, ci laviamo i denti? Già millenni fa furono creati gli antenati dei nostri moderni strumenti di igiene orale, molto diversi da quelli di oggi.
Scopriamo insieme la storia di spazzolino e dentifricio, fatta di curiosità bizzarre e stupefacenti.
Dentifricio: quando nasce?
Le prime tracce di dentifricio arrivano dalla Preistoria, precisamente dal Neozoico (o quaternario). L’antenato più antico del dentifricio, però, non aveva nulla a che fare con il suo discendente moderno. Si trattava infatti di un trito di ossa e gusci d’uovo, che gli ominidi sfregavano sui denti per eliminare i residui di cibo. Un po’ disgustoso e decisamente abrasivo.
Un’altra testimonianza proviene dall’Antico Egitto, IV secolo a.C. Qui misture a base di sale, pepe, fiori di iris e foglie di menta, fungevano da dentifricio: senza dubbio una formula più delicata e piacevole. Gli Egizi strofinavano poi questa mistura su denti e gengive con l’aiuto delle dita o di bastoncini.
Un dentista moderno ha provato a riprodurre questa ricetta “non sgradevole”: lascerebbe una sensazione di fresco e pulito in bocca. Un grande passo avanti, insomma.
La storia si sposta poi in Cina, dove si utilizzava un unico strumento che includeva spazzolino e dentifricio. Per crearlo, si intrecciavano diversi rametti aromatici, semplicemente da masticare. Pratico e indubbiamente ingegnoso.
Nell’Antica Roma, invece, si seguiva la ricetta del medico Scribonio Largo: sale, aceto, schegge di vetro (sì, esatto, proprio vetro), miele e urina umana. Una ricetta abrasiva e, diciamolo, piuttosto disgustosa.
Fino al Seicento, il metodo più comune per pulire i denti erano le polveri abrasive. Vennero poi sostituite da resine di diverso tipo e con nomi particolari (ad esempio, sangue di drago o allume bruciato) mescolate al miele, al pane bruciato o alle spezie.
Dall’Ottocento si iniziò ad utilizzare il sapone nei dentifrici. A questo veniva aggiunto gesso, noce di Areca (frutto tropicale) e polvere di carbone. Nel 1892, l’americano Sheffield, mise a punto un dentifricio contenuto in un tubo pieghevole. Questa idea venne poi copiata ed applicata da numerosi produttori.
Nel 1914 venne aggiunto ai dentifrici il fluoro. Questo minerale è presente naturalmente nello smalto dei denti. Tra le sue funzioni principali c’è quella di favorire la remineralizzazione e il rafforzamento dello smalto, oltre a ridurre il rischio di carie. Per questo, lo usiamo ancora oggi.
Spazzolino: chi lo ha inventato?
Lo spazzolino, perfetto alleato della salute dentale, ha origini molto antiche. Oggi lo troviamo in commercio in diverse tipologie e dimensioni. Ma chi lo ha inventato?
Un primo prototipo dello spazzolino da denti risale addirittura al 3.000 a.C.
Babilonesi ed Egizi già si pulivano la bocca, anche se gli strumenti allora a disposizione non erano molto performanti. Masticavano rametti flessibili fino a sfilacciare l’estremità, così che le fibre riuscissero a pulire i denti. Bene ma non benissimo.
Uno spazzolino vicino al design moderno fece la sua comparsa in Cina, a partire dal 700 d.C. Era un modello con manico in osso o bambù e setole di pelo di maiale. Pelo di maiale. In bocca.
Ma andiamo avanti. In Europa, l’attenzione verso l’igiene orale cominciò ad aumentare attorno al 1600. Una prima testimonianza di modernità ci arriva dall’Inghilterra: Anthony Wood, nella sua biografia, descrisse una scena in cui un suo amico usava uno spazzolino da denti.
Facciamo un salto in avanti. Il brevetto che trasformò lo spazzolino in prodotto di massa è del 1857, firmato dallo statunitense H. N. Wadsworth. Mentre il primo a produrre in serie lo spazzolino fu William Addis, verso la fine del 1800.
Le setole rimasero di origine animale fino al 1938. Proprio in quell’anno DuPont, inventore del nylon, le fece sostituire con quelle sintetiche, decisamente più igieniche. E, diciamolo, anche meno ripugnanti.
Spazzolino e dentifricio – Conclusioni
Abbiamo visto come oggetti quotidiani che diamo per scontati, spesso celino un passato stravagante e affascinante. In particolare, la storia dell’odontoiatria e dei suoi strumenti, è ricca di sorprese e bizzarrie.
Continua a seguirci per scoprire altre curiosità e informazioni legate all’universo dell’igiene orale!
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